Foce, piccolo paese a 950 m s.l.m., si trova in una gola (in latino "faucis" e da qui il nome) tra il Vettore e il Monte Sibilla. Poche semplici case tra cui ancora si ascoltano le storie di fate, cavalieri e pastori. Bella d'estate e d'inverno, a Foce si apprezza la pace e si impara ad amare la montagna... e la buona cucina.
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Lago di Pilato
Camminando per il Piano della Gardosa, salendo su per le Svolte ("Lu Carracciu") e percorrendo una valle assolata, si arriva al Lago di Pilato. Unico per la presenza del Chirocefalo del Marchesoni e per l'imponente Pizzo del Diavolo che lo sovrasta, deve il suo nome ad una leggenda ed è stato la scenografia per i poemi quattrocenteschi di Antoine De La Sale.
Monte Vettore
E' la cima più alta (2476m s.l.m.) dei Monti Sibillini all'interno del Parco Nazionale omonimo. Offre attrattive accattivanti per alpinisti, escursionisti ed appassionati di mountain bike. Si apre su panorami mozzafiato tra Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, fino al mare Adriatico.
Monte Sibilla
Dal profilo inconfondibile con la sua corona e la forma velica, ospita, vicino alla vetta, la grotta delle fate e della Sibilla Appenninica. Questi personaggi ispirarono molti scrittori nel Medioevo per poemi e leggende indimenticate, ma anche Richard Wagner nel Tannhäuser. La pianta della grotta, disegnata da La Sale, è conservata nella Biblioteca Nazionale di Parigi.